Maggio, tempo di cerimonie...di saggi di danza...

...di feste scolastiche, di tornei di calcio...insomma tempo-di-tutto tranne che di sano realax primaverile....

Quindi nessuna chance di postare lavoretti fatti a mano, anche se ci sono, ma sono occultati perche' fatti su commissione...e non ho neppure cominciato l'album della crociera!!!

E allora mi consolo postandovi le foto della Cresima di Franci, nel mosaico ci sono anche le bomboniere mezze scrap-mezze cucite ( chi avesse bisogno di spiegazione, mi contatti che mando le foto ingrandite in pvt) e e un piccolo mosaico di foto dello spettacolo "Karol", dedicato al Papa scomparso...."siamo" andati anche su "Repubblica" per la bellezza e la qualita'della rappresentazione :)A presto....forse....intanto domani faccio una scappata al meeting da Sabry :)))



4 maggio 2008

Ovvero....il giorno del S.Battesimo di Gabriele :)
Giornate splendide sulla riviera ligure, Genova si svelava in tutta la sua bellezza stagliata contro un cielo terso!
Domenica abbiamo battezzato Gabriele, la sua orgogliosa madrina ( io!) ha solo una foto sfuocata con lui...ma taaaanto tenmpo in futuro da passare insieme per scattare ancora taaaante foto :)
Ecco un piccolo collage di cio' che e' successo quel giorno, inclusi i giochi in spiaggia dei bambini:



la sua bellissima famiglia riunita :



e il panorama che ci siamo lasciati alle spalle tornando a Bologna:

Per una amica

Ho un' amica recente...regalata dal patchwork.
Oggi mi ha mandato un sms...e poi un altro...e un altro ancora. E le mie risposte erano accorate, ma forse inutili.
E mentre lei mi scriveva , secondo me piangendo...Giula mi ha inviato questa mail che vi copio qui sotto..... la giro a tutte voi, e....Anto... soprattutto a te :ox

...secondo me ci siamo dentro tutte, o ci siamo state, o ci saremo....forti come non mai :)
Chi l'ha scritta ( non so l'autore...non credo sia giulia ;o)....)sicuramente ci conosce bene.
mommi

Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita. Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita. No, finita mai, per una donna. Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti da la morte o la malattia.Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai. E sei tu che lo fai durare. Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita. Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto. Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa. Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così". E il cielo si abbassa di un altro palmo.Oppure con quel ragazzo che ami alla follia.In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima;ed è passato tanto tempo, ce ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata. Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento. Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine. Ed è stata crisi. E hai pianto. Dio quanto piangete!Avete una sorgente d'acqua nello stomaco. Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?E poi hai scavato, hai parlato. Quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore. "Perché faccio così?Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?" Se lo sono chiesto tutte.E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli.Un puzzle inestricabile. Ecco, è qui che inizia tutto.Non lo sapevi? E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa. Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa. Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente. Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel. Parte piano, bisogna insistere. Ma quando va, va in corsa.E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo.Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto. Stiamo lavorando anche per voi.Ma soprattutto per noi stesse".Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia. Per chi la incontra e per se stessa. È la primavera a novembre.Quando meno te l'aspetti.